Zona 8 – Interno cratere Sudovest-nordest

Comprende più della metà dell’intero cratere e finisce per usufruire di poche ore di insolazione durante l’intera giornata in quanto la situazione morfologica e l’esposizione non sono le più favorevoli.

Infatti nelle prime ore della giornata solo la porzione più a sud riceve la radiazione solare mentre quella più a nord rimane in ombra; nelle ore centrali del giorno tutta la zona riceve uniformemente la radiazione solare; nelle prime ore pomeridiane la situazione si inverte: la porzione più a nord è ancora illuminata mentre quella più a sud rimane in ombra in quanto sottoposta alla porzione sommitale del cratere. Questa alternanza nei periodi di insolazione ha favorito nella porzione più meridionale lo sviluppo di una macchia arbustiva alta e ben sviluppata per la maggiore persistenza di umidità nel suolo che man mano passa più ad est e a nord nello sviluppo di una foresta di leccio e di un sottobosco molto ricco.

Sono presenti accanto al leccio esemplari di Orniello, di Cerro e, nelle zone più ombrose la presenza di muschi accanto a felci e a rododendri.

La struttura del suolo, dominata dalla presenza della 2^ unità, costituita da materiale piroclastico in prevalenza sciolto per l’abbondante presenza di lapillo e cenere, ha indirizzato la pedogenesi verso la formazione di uno strato di humus abbastanza profondo e  prevalentemente sub-acido tipico dei suoli forestali. Tuttavia la pendenza eccessiva del versante segnatamente nella porzione orientale ha prodotto numerose frane in quanto il terreno sciolto, appesantito dalla vegetazione arborea, non gode di sufficiente stabilità, ed è quindi più degli altri sottoposto alla azione del dilavamento e delle escursioni termiche che accentuano la disgregazione della roccia in posto.

Tra le essenze arboree e arbustive:

• Quercus ilex

• Quercus robur

• Fraxinus ornus

• Daphne laureola

• Cytisus scoparsi

• Spartium junceum

• Laurus nobilis

• Lonicera nitida

• Laburnum anagyroides